I laboratori socio-occupazionali rappresentano una delle opportunità offerte da Roma Capitale per le persone adulte con disabilità in particolare se cognitiva. Nascono e sono finalizzati con l’intento di favorire lo sviluppo e il sostegno all’autonomia e all’inclusione sociale delle persone coinvolte mediante percorsi educativi finalizzati allo sviluppo di competenze specifiche e trasversali funzionali all’autonomia personale, lavorativa e sociale.
Negli anni Roma Capitale ha dunque favorito il funzionamento di laboratori occupazionali, selezionando e sostenendo le migliori iniziative offerte dal territorio e al contempo fissando standard e regole di accesso e di funzionamento.
Con una recente determina, Roma Capitale ha aggiudicato formalmente l’assegnazione per il funzionamento (dal primo dicembre 2023) di 9 laboratori socio occupazionali suddivisi in tre lotti localizzati negli ambiti delle ASL Roma 1, Roma 2, Roma 3; per ciascun lotto è individuato un ente gestore in una logica di continuità servizi già funzionanti.
Ogni laboratorio garantisce la frequenza per 5 giorni alla settimana con 4 ore a giornata.
I laboratori proposti prevedono una buona varietà di attività: dalla cucina alla manutenzione del verde, dal restauro di mobili alle nuove tecnologie, alla ceramica (vedi l’elenco completo nella specifica pagina).
I posti teoricamente disponibili sono 108 perché ogni laboratorio prevede la partecipazione massima di 12 persone.
L’attività è rivolta a persone con disabilità cognitiva medio-grave, adulte (18/64 anni).
Roma Capitale segnala la disponibilità di posti per le attività afferenti ai laboratori socio-occupazionali ricadenti nel lotto 3 (Asl Roma 3 – Municipio X, XI e XII).
I cittadini interessati possono inviare la richiesta di accesso al servizio insieme all’informativa sul trattamento dei dati personali, usando i moduli scaricabili dalla specifica pagina del sito di Roma Capitale.
In caso di esaurimento dei posti disponibili, gli utenti saranno inseriti in una lista di attesa.
L’accesso al servizio è subordinato al possesso dei requisiti previsti nel Regolamento per il funzionamento del servizio e al punteggio attribuito in sede di UVMD (Unità di Valutazione Multidisciplinare Distrettuale) effettuata di concerto con il Servizio Disabili Adulti della ASL competente territorialmente e titolare della presa in carico degli utenti, attraverso la compilazione di apposita scheda socio-sanitaria.