Sostegno economico a famiglie con minori con autismo

La Regione Lazio (legge regionale 7 del 22 ottobre 2018, art. 74) riconosce un sostegno economico alle famiglie residenti nel Lazio, con minorifino al dodicesimo anno di età – con disturbi dello spettro autistico.

Si tratta di un contributo totale o parziale, alle spese per trattamenti di cui le famiglie intendono liberamente avvalersi come: programmi psicologico e comportamentali strutturati (Applied Behavioural Analysis – ABA, Early Intensive Behavioural Intervention – EIBI, Early Start Denver Model – EDSM), programmi educativi (Treatment and Education of Autistic and Related Communication Handicapped Chilred – TEACCH) nonché degli altri trattamenti con evidenza scientifica riconosciuta, mirati a modificare i comportamenti del bambino per favorire un migliore adattamento alla vita quotidiana
I relativi trattamenti però devono essere erogati da professionisti privati iscritti nell’Elenco regionale dei professionisti con competenze ed esperienza nell’ambito dei trattamenti dei disturbi dello spettro autistico.

Come viene valutata l’entità del sostegno

Il sostegno economico viene concesso entro il tetto di spesa ammissibile massimo per utente pari a 5.000 euro annui.
Di norma il sostegno economico viene stabilito e concesso con priorità ai nuclei familiari con più di un figlo nello spettro autistico  e con un ISEE inferiore o pari a € 8.000.

Il sostegno economico è poi proporzionalmente graduato in considerazione dei servizi già attivi o attivabili in favore del minore nella rete sociosanitaria (compresi i centri di riabilitazione territoriali accreditati) e , come detto, delle caratteristiche socioeconomiche del nucleo familiare (desunto dall’ISEE in corso di validità).

Come richiedere il sostegno

I Comuni o gli Enti capofila di distretto sociosanitario indicono annualmente un Avviso pubblico rivolto alle famiglie. Nell’Avviso sono indicati la data entro la quale presentare le domande e le varie regole (documentazione, iter) da rispettare per la domanda e per la successiva rendicontazione.
Le famiglie interessate inviano la domanda con allegata la diagnosi di disturbo dello spettro autistico e il documento attestante la situazione economica equivalente – ISEE, secondo i termini e le modalità previste dagli avvisi pubblici.

Entro il 31 gennaio dell’anno successivo all’avviso le famiglie destinatarie del sostegno, presentano al Comune di residenza la rendicontazione delle spese effettivamente sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno in cui hanno presentato domanda.
Il contributo alle famiglie viene poi erogato dai Comuni al termine delle verifiche della documentazione tecnica e amministrativo-contabile rilasciata dal professionista che ha prestato il trattamento richiesto.

Per il 2024 non si segnalano al momento Avvisi pubblici aperti.

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