Bonus asilo nido e per supporto presso la propria abitazione

Il bonus è in un contributo di sostegno con il quale è possibile pagare le rette per la frequenza di asili nido pubblici, privati autorizzati, ma è ammessa anche una formula di sostengo alle forme di assistenza domiciliare per i bambini che a causa di gravi patologie non possono frequentare l’asilo nido. Sono dunque due i bonus:

  • bonus asilo nido
  • bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione

Quali requisiti

Il bonus può essere richiesto dalle famiglie con figli:

  • di età inferiore a tre anni al momento della domanda;
  • affetti da gravi patologie croniche certificate (il genitore può presentare domanda anche nell’anno solare in cui il figlio compie i 3 anni).

La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato in possesso dei requisiti richiesti.
Il richiedente deve:

  • essere il genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta, relativamente al contributo asilo nido;
  • avere la stessa residenza del figlio, per il contributo per forme di assistenza domiciliare.

In caso di adozioni o affidamenti preadottivi verrà presa in considerazione la data più favorevole tra il provvedimento di adozione e la data di ingresso in famiglia del minore, fermi restando i requisiti sull’età del minore che accede al beneficio.

Quanto spetta

Il Bonus asilo nido ha previsto per il 2023/2024 gli importi che seguono; per il 2024/2025 gli nuovi importi sono in via di definizione.
Riportiamo – a titolo di orientamento – gli importi massimi concessi e i relativi importi mensili relativi al 2023/2024:

ISEE minorenni fino a 25mila euro = 3mila euro all’anno
(importo massimo mensile erogabile 272,73 euro al mese per 11 mesi).
Per non superare il tetto annuo di 3mila euro per minore, le prime 10 mensilità vengono erogate al massimo dell’importo concedibile (272,73 euro).
L’undicesima mensilità è pari a 272,70 euro;

ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40mila euro = 2.500 euro all’anno
(importo massimo mensile erogabile 227,27 al mese per 11 mesi).
Per non superare il tetto annuo di 2.500 euro per minore, le prime 10 mensilità vengono erogate al massimo dell’importo concedibile (227,27 euro).
L’undicesima mensilità è pari a 227,30 euro;

ISEE minorenni da 40.001 euro = 1.500 euro all’anno
(importo massimo mensile erogabile 136,37 al mese per 11 mesi).
Per non superare il tetto annuo di 1.500 euro per minore, le prime 10 mensilità vengono erogate al massimo dell’importo concedibile (136,37 euro).
L’undicesima mensilità è pari a 136,30 euro;

ISEE valido mancante = 1500 euro all’anno (136,37 euro mensili)
richiesta presentata dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minore.
In presenza dei requisiti, alla successiva presentazione di un ISEE minorenni valido, viene erogato l’importo massimo pari a 3mila euro annui.

Nel caso di bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione il contributo viene erogato in un’unica soluzione.

La domanda

La domanda può essere presentata esclusivamente online all’INPS attraverso il servizio dedicato.
In alternativa, si può fare la domanda tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Nella domanda è necessario optare fra:

  • Contributo asilo nido, per il pagamento di rette di frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati. Questi ultimi sono strutture autorizzate allo svolgimento del servizio educativo di asilo nido dall’ente locale competente, nel rispetto dei requisiti tecnico-strutturali, igienico-sanitari, pedagogici e di qualità previsti dalle vigenti normative nazionali e locali. Sono esclusi dal rimborso i servizi all’infanzia diversi dagli asili nido (ad esempio, ludoteche, spazi gioco, pre-scuola, ecc.);
  • Contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione, per il pagamento delle forme assistenza domiciliare per i bambini di età inferiore a tre anni affetti da gravi patologie croniche.

In caso di più figli è necessario presentare domanda per ogni figlio.

Domanda bonus asilo nido

Per ottenere il bonus è necessario che la domanda sia presentata dal genitore che sostiene il pagamento della retta.
Nella domanda il richiedente deve specificare se l’asilo nido frequentato dal minore è pubblico o privato autorizzato e indicare:

  • la denominazione e codice fiscale della struttura;
  • gli estremi del provvedimento autorizzativo;
  • le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica per le quali intende ottenere il beneficio.

Il sistema di acquisizione della documentazione non permette di allegare documentazione per mensilità non specificate.
Per richiedere il bonus per ulteriori mesi rispetto a quelli già indicati è necessario ripresentare una nuova domanda che sarà sottoposta alla verifica della disponibilità del budget stanziato.

Il genitore richiedente deve anche allegare:

  • la documentazione che provi il pagamento di almeno una retta relativa a un mese di frequenza;
  • l’iscrizione o l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino in caso di asili nido pubblici (dove si prevede il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza);
  • le ricevute delle rette relative ai mesi di frequenza successivi, entro la fine del mese di riferimento e non oltre il limite stabilito per quell’anno (nel 2023 era luglio 2024; nel 2024 è in attesa di precisazione).

L’utente potrà autocertificare, inoltre, l’importo della fattura che deve essere uguale alla documentazione di spesa allegata. Il rimborso avverrà solo dopo aver allegato la ricevuta di pagamento.

Se alcune rette vengono pagate dall’altro genitore, questo potrà presentare domanda indicando le mensilità già pagate (ad esempio: gennaio-luglio, pagamento effettuato dalla madre; settembre-dicembre, pagamento effettuato dal padre. La madre potrà presentare domanda per i mesi da gennaio a luglio, il padre per i mesi da settembre a dicembre).

La prova dell’avvenuto pagamento può essere fornita tramite:

  • ricevuta;
  • fattura con quietanza;
  • bollettino bancario o postale;
  • attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido, del pagamento della retta o trattenuta in busta paga.

La documentazione di avvenuto pagamento dovrà indicare:

  • la denominazione e la partita iva dell’asilo nido;
  • il codice fiscale del minore;
  • il mese di riferimento;
  • gli estremi del pagamento o la quietanza di pagamento;
  • il nominativo del genitore che sostiene l’onere della retta.

Il file va allegato al mese in cui si riferisce, in caso di ricevute relative a più mesi di frequenza. Se sono presenti più fatture nello stesso mese, le ricevute vanno riunite in un unico file da allegare.

Domanda bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione

Per accedere al bonus, il genitore richiedente dovrà allegare, all’atto della domanda, un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta che dichiari per l’intero anno di riferimento “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”. In questo caso l’Inps erogherà il bonus in un’unica soluzione.

Attenzione: per il 2024 il sistema non è ancora definito.

Per approfondimenti

INPS – Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione

INPS – Sistema di acquisizione delle domande