Interventi e servizi di sostegno al disagio mentale

Nella Regione Lazio le persone con disagio psichico in carico ai Dipartimenti di salute mentale, sulla base della valutazione della Commissione incaricata, possono beneficiare di provvidenze economiche, che consistono in un assegno di cura che può essere parte integrante del programma terapeutico-riabilitativo finalizzato al reinserimento sociale della persona.
Per l’attuazione di queste misure la Regione Lazio stanzia annualmente un fondo destinato ai Comuni ed Enti capofila di distretto sociosanitario.
L’erogazione di supporti economici ha carattere temporaneo ed avviene per il tempo e nelle misure determinate dal programma terapeutico-riabilitativo individuale delle persone assistite, in funzione del processo di recupero psico-sociale del paziente stesso e la de-istituzionalizzazione.
Presso ogni ASL è costituita una Commissione socio-sanitaria per gli interventi economici e di risocializzazione a favore degli assistiti del Dipartimento di salute mentale, con il compito di autorizzare le provvidenze economiche.
Possono beneficiare dell’assegno di cura pazienti anche se ricoverati in residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza e in strutture psichiatriche alternative ubicate in altre regioni, purché abbiano la residenza nel territorio della Regione Lazio.
Il coordinamento della misura di sostegno economico alle persone con disagio psichico viene effettuato dai Comuni/Enti Capofila di distretto sociosanitario, in collaborazione con i Dipartimenti di Salute mentale delle ASL territoriali.

Roma Capitale

Nel solco delle norme regionali, Roma Capitale, attraverso il Dipartimento Politiche Sociale e Salute promuove la realizzazione di iniziative rivolte alla cittadinanza per sensibilizzare e garantire una piena applicazione della Legge 180, per combattere il pregiudizio e lo stigma nei confronti dei cittadini con disagio mentale. Fornisce una puntuale informazione sui Servizi di Salute Mentale ed elabora, in condivisione con i DSM (Dipartimento Salute Mentale) dell’ASL, percorsi di riabilitazione finalizzati al reinserimento sociale del paziente e di inclusione socio lavorativa attraverso la creazione di imprese sociali.
Con questa ottica, oltre al possibile ricorso ai contributi economici a persone coinvolte nei diversi programma terapeutico-riabilitativo individuali, vengono sostenuti e promosse azioni di accoglienza presso strutture residenziali, centri diurni, progetti di inclusione lavorativa, sostegno a soluzioni abitative anche in modalità di co-housing.

Come si accede ai servizi

Per accedere ai servizi  il cittadino può rivolgersi sia al PUA (Punto Unico di Accesso) del territorio di appartenenza che è il luogo dove si prende in carico la persona con tutti i suoi bisogni sociali e sanitari. In alternativa, può rivolgersi direttamente al Centro di Salute Mentale (CSM) del Distretto Socio-Sanitario di residenza, che è la prima tappa del percorso di valutazione e di cura per i cittadini con disagio psichico e a cui fa capo un’équipe multiprofessionale. Il CSM coordina nell’ambito territoriale tutti gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione dei cittadini che presentano patologie psichiatriche.

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